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Lo sport ai tempi della crisi climatica

Come il mondo sportivo può rappresentare un attore leader nella lotta al Climate Change 

Cosa c’entra lo sport con il cambiamento climatico?

La sostenibilità è una delle sfide più urgenti del nostro tempo e riguarda un ampio spettro di questioni sociali, ambientali ed economiche. Si tratta di preoccupazioni pressanti anche per il mondo sportivo, sia per la gestione delle proprie attività, sia per le sue responsabilità nei confronti dei giovani e delle generazioni future. 

Storicamente, lo sport è stato strettamente legato alla società, agendo come strumento di coesione, veicolo di educazione ai valori e modello di inclusione. Negli ultimi anni, ha contribuito positivamente ad affrontare temi come l’uguaglianza di genere e la giustizia razziale, come dimostrato dal sostegno al movimento Black Lives Matter. 

Oggi, aldilà delle sfide sociali, lo sport ha l’opportunità di svolgere un ruolo altrettanto incisivo sul cambiamento climatico, che rappresenta la sfida fondamentale del nostro tempo. I danni e i rischi posti dal riscaldamento globale continuano ad aumentare e tutte le componenti della società dovranno fare la loro parte nell’affrontare la crisi climatica, compresi lo sport e le sue organizzazioni sportive. 

Ma qual è il ruolo dello sport nella lotta al cambiamento climatico? Cosa può fare? Lo sport può contribuire al cambiamento attraverso due azioni principali che analizzeremo nel nostro approfondimento: 

  • Ridurre l’impatto negativo delle proprie attività; 
  • Aumentare l’impatto positivo tramite l’advocacy.
     

Lo sport vittima e colpevole del cambiamento climatico 

LO SPORT COME VITTIMA DELLA CRISI CLIMATICA

È sempre più riscontrato che gli eventi meteorologici estremi, la crisi energetica e il cambiamento climatico in generale incidano sui livelli di partecipazione, i tempi e i luoghi delle attività sportive.   

Lo sport sta risentendo dei cambiamenti climatici in tutto il mondo. Basti pensare al ritiro di alcuni tennisti durante l’Australian Open del 2020 a causa della la scarsa qualità dell’aria causata dagli incendi boschivi, al campo da golf di Montrose in Scozia che ha perso 23 piedi a causa dell’erosione costiera quest’anno e agli studi che riferiscono che entro il 2050 un quarto dei campi da calcio del Regno Unito sarà allagato. 

I principali effetti del cambiamento climatico che stanno incidendo sul mondo dello sport riguardano: danni alle superfici di gioco e alle infrastrutture a causa di temperature estreme ed eventi meteorologici violenti, periodi prolungati di siccità e inondazioni, erosione costiera e innalzamento del livello del mare, inverni più caldi e piogge fuori stagione e ondate di calore.  

Questi impatti coinvolgono la maggior parte degli sport popolari, generando potenziali conseguenze finanziarie, oltre a problemi fisici e logistici riguardanti la manutenzione dei campi e l’organizzazione delle competizioni. 

LO SPORT COME CAUSA DELLA CRISI CLIMATICA 

Dall’altro lato, anche lo sport stesso contribuisce al Climate Change. Dai gas serra emessi dal trasporto di attrezzature, atleti e tifosi in tutto il mondo, al danno arrecato agli ecosistemi dalla costruzione di sedi, eventi ad alta densità e cattiva gestione dei rifiuti, è chiaro che il settore sportivo ha avuto un ruolo nel peggioramento della crisi climatica. 

Sono soprattutto i grandi eventi a incidere negativamente sull’ambiente e il clima. Si stima che le Olimpiadi di Rio del 2016  abbiano rilasciato 3,6 milioni di tonnellate di CO2, mentre i Mondiali di calcio in Russia del 2018 ne abbiano rilasciate 2,16 milioni di tonnellate, equivalenti alle emissioni di gas serra di oltre 465.000 auto in circolazione per un anno intero. Infine, la recente Coppa del Mondo in Qatar del 2022 è stata oggetto di controversie, in particolare per essere stata presentata come il primo torneo calcistico completamente neutro dal punto di vista delle emissioni di carbonio. Alcune analisi successive hanno infatti dimostrato che questa affermazione era fuorviante. Questo episodio, oltre ad evidenziare un fenomeno di sportwashing (ossia l’uso dello sport per migliorare la reputazione, inclusa quella ambientale) testimonia come non ci sono ancora ricette chiare su come lo sport possa mitigare coerentemente le sue conseguenze sul clima. 

I principali impatti dello sport sul cambiamento climatico riguardano: emissioni di gas serra, consumo di risorse (acqua, materiali etc), produzione di rifiuti, sfruttamento del suolo e impatto sulla biodiversità, consumo di energia e inquinamento. 

Cosa può fare lo sport – è una questione di impatti

Abbiamo visto come il cambiamento climatico eserciti un impatto tangibile sullo sport (e viceversa), generando effetti negativi evidenti. È quindi cruciale che le organizzazioni sportive comincino ad integrare fin da ora nella propria agenda la lotta al cambiamento climatico. Come evidenziato all’inizio, le organizzazioni possono concentrarsi su due fronti principali: ridurre l’impatto ambientale negativo e promuovere iniziative positive attraverso la popolarità e visibilità. 


Ridurre l’impatto negativo

Per ridurre l’impatto negativo ci sono tre azioni chiave che le organizzazioni sportive possono intraprendere per mitigare i propri impatti ambientali.   

  1. Misurare 

Per cominciare, è fondamentale raccogliere informazioni sulle attività standard dell’organizzazione sportiva al fine di calcolare la sua impronta di carbonio (GHG) di base. Questo calcolo deve includere le sedi, le attività e gli eventi organizzati. Questo passo è cruciale per valutare l’impatto complessivo dell’organizzazione e dei suoi progetti, identificando le attività che contribuiscono maggiormente alle emissioni di gas serra. Sulla base dei dati raccolti, sarà possibile guidare i responsabili decisionali per agire concretamente attraverso iniziative mirate. 

  1. Agire 

Le azioni per mitigare gli impatti sul clima dovrebbero inoltre seguire un approccio gerarchico:  

  • Evitare: azioni per eliminare le emissioni di gas serra attraverso l’eliminazione di un’attività (ad esempio non stampare più copie cartacee di un documento); 
  • Ridurre e mitigare: azioni volte a ridurre l’impatto delle attività in corso (ad esempio diminuire le auto della flotta aziendale); 
  • Sostituire:  azioni che ne sostituiscono altre, volte a migliorare l’efficienza (ad esempio passando a combustibili, materiali o processi più efficienti e “puliti”); 
  • Compensare: azioni progettate per compensare alcuni o tutti gli impatti rimanenti e inevitabili (ad esempio schemi convenzionali di “compensazione”). 
  1. Documentare

Infine, è opportuno documentare e raccontare le azioni intraprese per la mitigazione degli impatti, fornendo un quadro chiaro della propria strategia. Questo include un resoconto credibile della propria impronta di carbonio e delle azioni climatiche intraprese, al fine di condividere le conoscenze e le lezioni apprese. 

Per documentare con efficacia il percorso di mitigazione occorre:  

  • Comunicare con trasparenza obiettivi e risultati; 
  • Condividere le azioni di mitigazione concretamente col supporto di dati/numeri; 
  • Allineare il percorso climatico a target scientifici. 

Potenziare l’impatto positivo

Dall’altro lato, per massimizzare l’effetto positivo, le organizzazioni sportive possono adottare tre azioni fondamentali per valorizzare il loro lavoro e raggiungere il (vasto) pubblico che raggiungono. 

  1. Educare 

Lo sport ha il potere di raggiungere un vasto pubblico, composto non solo dagli atleti e dagli organizzatori, ma anche dagli spettatori, dai media e dagli sponsor. Comunicare in modo trasparente gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere pratiche sostenibili non solo migliora l’immagine dell’organizzazione sportiva, ma educa anche il pubblico su come ciascuno può contribuire personalmente alla lotta contro il cambiamento climatico.  

  1. Ispirare

Lo sport racchiude storie e narrazioni che possono veicolare messaggi di sostenibilità, coinvolgendo il pubblico e rendendolo parte attiva di questo percorso. Le azioni nel mondo dello sport hanno il potere di ispirare un pubblico globale a considerare l’impatto ambientale delle proprie scelte e a sostenere la sostenibilità. Alcuni esempi di azioni possibili includono: 

  • Coinvolgere i tifosi e la comunità sportiva in iniziative concrete per la tutela dell’ambiente. 
  • Condividere le migliori pratiche e conoscenze sulla sostenibilità nel contesto sportivo. 
  • Esercitare pressioni sui governi e sulle autorità affinché adottino politiche a favore dello sport sostenibile. 
  • Sostenere iniziative e accordi internazionali per combattere il cambiamento climatico. 
  1. Collaborare

Il cambiamento climatico è un problema globale che richiede la collaborazione e il coordinamento di tutta la società per trovare soluzioni. Allo stesso modo, lo sport richiede la collaborazione tra i suoi partecipanti, siano essi squadre o singoli atleti, e più in generale la collaborazione è fondamentale nell’organizzazione dello sport a livello locale, regionale e globale. Lo sport è quindi un ottimo esempio di collaborazione globale di successo, che può essere sfruttato per affrontare la sfida ambientale in corso.  

Lo sport come leader della sfida ambientale 

Il mondo dello sport emerge come un attore cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, sia come vittima dei suoi impatti che come contributore attraverso le sue pratiche. Se da un lato gli eventi climatici estremi stanno già alterando il panorama sportivo globale, dall’altro lato, le organizzazioni sportive hanno già il potere di mitigare e invertire questa tendenza. 

Per affrontare efficacemente la crisi climatica, lo sport può agire sui due fronti principali affrontati, ridurre il proprio impatto ambientale (attraverso un percorso gerarchico di riduzione) e potenziare il suo impatto positivo attraverso l’educazione, l’ispirazione e la collaborazione.  

Ora più che mai, è imperativo che lo sport sfrutti il proprio fascino e la propria centralità per mettersi in campo come esempio di leadership ambientale, ispirando azioni concrete verso un futuro – davvero – più sostenibile per tutti. 

Redazione